Il futuro: mantenere e rilanciare
Il Calabrone accoglie questa opportunità con l’obiettivo di rilanciare un servizio che da tantissimi anni si è posto come luogo di pensiero e azione rispetto alle persone e alle realtà che ha incontrato sul proprio cammino.
Nella parola rilanciare ritroviamo l’idea del mantenere e valorizzare quanto fatto finora ma allo stesso tempo dare nuova linfa vitale ad un servizio storico della città.
L’obiettivo dunque è quello di rilanciare avendo cura di diversi aspetti:
- delle persone che quotidianamente si rivolgono al consultorio, offrendo servizi in grado di rispondere ai diversi bisogni che vengono portati. Per dirla con le parole del nostro fondatore don Piero
“Stare dove le realtà sollecita lo sguardo e quindi l’azione con interventi tempestivi e intelligenti che aprano a futuri possibili” - dei lavoratori che da anni si spendono per trovare risposte efficaci alle richieste, offrendo loro sicurezza, continuità, formazione, sostegno organizzativo e una pluralità di interventi.
- del territorio in cui l’attività del consultorio si realizza. I consultori oggi rappresentano un punto di riferimento importante per la popolazione, un presidio territoriale che funge da collante tra la famiglia e i servizi specialistici, sostenendo e curando in un’ottica di prevenzione e promozione della salute, accompagnando le persone laddove il loro bisogno diventa una richiesta di presa in carico specialistica.
- del “fare sistema” in una visione in cui Il Calabrone può sostenere un servizio che vuole pensarsi aperto sia verso l’interno sia verso l’esterno. Verso l’interno connettendolo con tutti i progetti e servizi che da anni Il Calabrone realizza a favore di famiglie e minori. Verso l’esterno con le diverse realtà istituzionali – Ats e Asst, Comune di Brescia, altri consultori – e socioeducative che vivono a stretto contatto con famiglie, minori e giovani.
In conclusione, Il Calabrone in questi anni ha sperimentato che è possibile affrontare insieme le difficoltà. È possibile camminare insieme anche se si hanno storie e velocità differenti. È possibile accogliere le diversità, imparare a rispettarle e crescere nell’incontro. Perché l’incontro con l’altro, diverso da noi, è sempre un’opportunità generativa. Apre all’inedito, a un futuro non ancora scritto… E oggi più che mai tutti noi abbiamo un disperato bisogno di un futuro possibile!
Contributo di Angelo Mattei, Coordinatore generale Cooperativa Il Calabrone