Perché l’accompagnamento alla nascita del Consultorio Familiare è diverso

C’è anche chi ha già seguito altri corsi preparto online, tra le partecipanti: però a quello del Consultorio non rinuncerebbe, perché è diverso.

Stiamo parlando del corso per partorienti e neomamme – ma Anna Fracassi, l’ostetrica, mi corregge: chiamiamoli incontri, dice, proprio perché non si tratta di corsi in cui qualcuno insegna e qualcun altro impara. E non si parla solo di prepararsi al momento del parto: si tratta di una preparazione alla nascita e ai momenti successivi (allattamento, post-partum…) in cui le partecipanti si scambiano esperienze e acquisiscono informazioni preziose che consentono di arrivare preparate, consapevoli e capaci di scegliere.

In effetti, le donne che frequentano il percorso di preparazione al Consultorio avranno molti strumenti per gestire al meglio i momenti che precedono e seguono la nascita: ad esempio, sapranno che non devono precipitarsi in ospedale alla prima contrazione, potranno chiedere di avere un momento “pelle a pelle” con il loro bambino, allattare subito, insomma esprimere liberamente le proprie aspettative sapendo che sono legittime. Essere informate, sapere.

Come in ogni altro campo, la conoscenza può cambiare il modo di vivere la situazione: nel caso di una donna gravida, le consente di passare dal totale affidamento alla contrattazione (dopotutto, la protagonista è lei e non la struttura sanitaria).

Gli incontri fanno parte, da sempre, dell’offerta del Consultorio (che comprende anche prevenzione, educazione, consulenze, visite): il periodo del covid-19 ha tuttavia spinto ad introdurre anche la modalità virtuale, che a sua volta apre a nuove possibilità di offerta dei servizi – ad esempio, il sostegno post-partum a distanza, per rispondere ai dubbi delle neomamme in tema di allattamento, instabilità umorale e via elencando.

Riusciamo a farci un’idea delle partecipanti, Anna? Sono donne intorno ai 34/35 anni, risponde l’ostetrica, alcune già utenti del Consultorio; nel gruppo ci sono donne straniere (“un target a cui siamo sensibili”, precisa), che di solito sono piuttosto informate sui servizi che offriamo. Paradossalmente, sono le utenti italiane che si sorprendono maggiormente! Perché il Consultorio offre servizi di alto livello – si appassiona Anna mentre racconta: dalla nostra visita si esce con un pacchetto che comprende la prenotazione degli esami, dell’ecografia e delle visite specialistiche, e perfino dei colloqui con la psicologa per chi li vuole – insomma la presa in carico è totale. Ed è tutto gratis.

Prima di lasciarci, mi regala un’immagine che riassume l’atmosfera di questi incontri virtuali.

Le partecipanti, a turno, propongono una filastrocca, una ninnananna, qualcosa che parla di coccole e di attaccamento: così si scambiano rassicurazione e fiducia nel percorso che stanno compiendo.

Insomma è proprio vero, il Consultorio è diverso.