Il latte materno produce solidarietà
Quando ha visto la locandina sulla parete del consultorio, Vincenza si è incuriosita: la Banca del Latte, e subito ci si immagina un caveau pieno di biberon, sorvegliati da una guardia che ne sbarra l’accesso ai non autorizzati.
Era periodo di pandemia, e le operatrici del consultorio non erano sicure che la Banca fosse aperta. Per soddisfare la curiosità di Vincenza hanno contattato le proprie referenti dell’Ospedale Civile ed ecco avviarsi una catena di solidarietà tra mamme.
Ma andiamo con ordine…
La Banca del Latte Umano Donato (BLUD), questo il nome ufficiale, esiste in ogni provincia (a Brescia fa capo all’ASST) e si occupa di raccogliere e smistare il latte materno, che è una risorsa preziosa per i neonati prematuri: infatti, non è solo un alimento ma un supporto terapeutico che protegge da malattie e stimola lo sviluppo di vari organi e apparati.
Vincenza era una bambina prematura, e forse questa sua condizione l’ha motivata nella scelta facendola diventare una donatrice generosa: a suo figlio non è certo mancato il latte della mamma, e la sua crescita è lì a dimostrarlo, ma la sovrapproduzione è andata tutta in banca ed è stata prontamente utilizzata.
Attenzione, dicono le operatrici: non è necessario che i “depositi” del prezioso liquido siano tutti da record: se la “campionessa” è riuscita a donare anche 20 biberon in un colpo, ne basta anche uno solo per aiutare chi ne ha disperato bisogno.
Questa, però, non è solo la storia di una mamma generosa che regala il proprio latte, perché c’è anche un seguito: finito il periodo di allattamento, Vincenza ha proseguito il proprio impegno incontrando le future mamme ai corsi preparto, per raccontare la propria esperienza e invitarle tutte a un gesto di solidarietà.
Perché il consultorio è anche questo: un luogo di incontro e di scambio dove si possono creare catene solidali.
Il Consultorio Familiare è un servizio di Il Calabrone Cooperativa Sociale ETS