“Il mestiere (impossibile) di genitore”

Quante volte di fronte a un comportamento o una reazione di nostro figlio o nostra figlia ci siamo chiesti come sarebbe stato meglio reagire o cosa fare? E quante volte come genitori ci siamo sentiti inadeguati o impreparati in circostanze ed eventi difficili?

“Il mestiere (impossibile) di genitore”, diceva Freud. Non ci sono risposte univoche né manuali in grado di spiegare come essere genitori, al più si può provare ad essere “genitori sufficientemente buoni” (Winnicott), cominciando con l’interrogarsi e confronfrontandosi.

Ogni bambino e bambina, così come ogni genitore, è unico e ha le sue specificità, l’essere genitori è frutto di una relazione in continuo mutamento, fatta di osservazione, ascolto, comprensione, tanti tentativi e altrettanti fallimenti.

Ma se da un lato abbondano i corsi per futuri o neo-genitori in preparazione alla nascita o su allattamento e prime cure, dall’altro scarseggiano le occasioni di incontro e riflessione per i genitori con figli nei primi anni di vita, anni complessi e delicati, in cui i bambini sono alle prese con la scoperta del mondo e di sé, con le prime relazioni fuori dalla famiglia.

Il percorso “Parliamone insieme. Gruppi di sostegno alla genitorialità” è stato ideato proprio per i genitori con figli dagli 0 ai 5 anni, per colmare questa mancanza.

Non si tratta di una lezione frontale, bensì di uno spazio di condivisione e confronto capace di accogliere dubbi e incertezze sul proprio ruolo e sul proprio stile educativo, un’occasione di dialogo e scambio di esperienze per aiutare a far emergere e valorizzare le capacità dei genitori, affiancati da figure professioniste: un’assistente sociale, Melania Rizza, e una psicoterapeuta, Eugenia Vezzoli.

Il percorso è stato costruito sui bisogni e le necessità dei genitori, partendo da esperienze personali e difficoltà quotidiane: il sonno dei bimbi, lo svezzamento, il distacco dalla famiglia per i bimbi più piccoli, il rispetto delle regole i limiti e le emozioni come rabbia e paura, per quelli più grandi. L’obiettivo è imparare a conoscere e accogliere i segnali dei bambini, conoscersi reciprocamente e creare una relazione loro, saper mettere in discussione la propria figura di genitore e imparare a prevenire situazioni limite.

Eugenia e Melania facilitano il dialogo, ascoltano senza giudicare, dando dei rimandi, ma soprattutto stimolando i genitori a interrogarsi su come si comporterebbero in determinate situazioni per trovare possibili soluzioni. Sono loro i protagonisti e sanno cosa è meglio per i propri figli, trovato il metodo che funziona e il giusto equilibrio.

La modalità online ha conquistato tutti. Ha favorito la partecipazione di genitori anche fuori città e conciliato i tempi della famiglia, permettendo di sentirsi a proprio agio a casa con i figli, facilitando la condivisione e il confronto anche su temi molto personali, paure e fragilità.

Questo clima sereno e accogliente ha favorito lo scambio fra i genitori, fondamentale per sostenersi reciprocamente e sentirsi compresi. Un rapporto che si crea dai primi percorsi del Consultorio Familiare e prosegue nel tempo, al fianco di professioniste attente e inclusive, che sanno valorizzare le qualità dei genitori, mettendoli sempre al centro delle riflessioni, in un percorso dove loro sono sia allievi che maestri.