Diventare genitori, una sfida da condividere

Sms: “Vi ricordiamo l’incontro sul massaggio infantile per domani ore 10”
Anna, ostetrica, e Giusy, Assistente Sanitaria

Bene Alice, per domattina sveglia presto. Con i nostri ritmi strampalati rischiamo di far tardi al corso!

Non è facile lavarti e cambiarti mentre agiti in continuazione gambe e braccia come un mulino impazzito, ma ce l’abbiamo fatta, siamo pronte! Ci mancano le ultime cose importanti: il tappetino, una salvietta, il ricambio e l’olio per il massaggio.

Eccoci qui, forse oggi siamo addirittura in anticipo! Iniziamo a stendere il tappetino e tutto l’occorrente. Sediamoci qui. Io e te.

Rivedremo finalmente gli altri bimbi e le loro mamme.

Chissà se Camillo questa volta si farà massaggiare o piangerà di nuovo tutto il tempo, e se Isabella invece si addormenterà non appena la sua mamma le massaggia la schiena!

E tu?! Oggi avrai voglia di farti massaggiare o passerai l’intero incontro attaccata al seno per la tua merenda? Spero solo non starai a gattonare per tutta la stanza curiosando nei cassetti e facendo versi e gridolini mentre cerco di riacciuffarti!

Accendo il modem per accedere al wi-fi, apro il pc, mi connetto. Il link è quello della volta scorsa, mi collego alla videochiamata su Zoom.

No, Alice, non sto parlando arabo, e no, questa mattina non siamo sole nel nostro salotto. Adesso arriveranno anche gli altri.

In questo periodo si fa così, i contatti sono vietati, i consultori sono chiusi al pubblico, l’unico modo per vedersi, incontrarsi e parlare è accendere un computer e collegarsi. Siamo nel mezzo di una pandemia, tu e gli altri bimbi ci siete nati.

Ecco Anna, l’ostetrica, Giusy sta preparando Sofia, la bambola sulla quale eseguirà le tecniche del massaggio. Noi guardiamo, ascoltiamo e, se riusciamo, replichiamo. Di sicuro qualcosa impariamo, ci potrà sempre tornare utile. Abbiamo iniziato con il massaggio alle gambe, oggi tocca alla schiena, ancora due incontri e abbiamo imparato a massaggiare tutto il corpo, per stimolare e distendere i muscoli.

Relazione, energia, movimenti fluidi per rilassarsi e far rilassare. Un contatto che crea amore e permette di entrare sempre più in sintonia, di conoscersi e riconoscersi.

Ma l’incontro (e non il corso) ‘in’ consultorio non è solo questo. 

  • È avere delle figure professioniste che ti incontrano, ascoltano e non giudicano le tue scelte, piuttosto ti consigliano, ti suggeriscono, ti confortano.
  • È fare due chiacchiere con le altre mamme, confrontarsi, ascoltare esperienze.
  • È sapere che non sei l’unica, Alice mia, che si sveglia ripetutamente durante la notte e si riaddormenta solo in mezzo a mamma e papà. – Ah! che sollievo.
  • È scoprire che non sei l’unica che prova un altalenarsi di emozioni contrastanti, ma che fa parte del ‘gioco’.
  • È condividere l’agrodolce della maternità in un periodo dove la solitudine e le paure rischiano di offuscare la bellezza delle conquiste quotidiane e dei sorrisi.
  • È sentirsi dire che non esistono genitori perfetti, ma esistono genitori sufficientemente buoni. 

Mamma Chiara